Il progetto “Never let me Gò, Tunaight”, in collaborazione con Ilaria Genovesio, intende tracciare un parallelo tra le città di Istanbul e Venezia, attraverso l’individuazione di una o più specie marine estinte e aliene che accomunano il Mar di Marmara e l’area marina del Mar Adriatico settentrionale e della Laguna Veneta. Tradurre la ricerca e l’analisi di questi elementi in un linguaggio artistico e visivo ci ha permesso di accendere dibattiti tra Istanbul e Venezia intorno a questioni urgenti e condivise quali l’inquinamento, la globalizzazione, i cambiamenti climatici, la pesca eccessiva, l’alimentazione, il turismo e la biodiversità. Il progetto ha preso forma con una serie di ricerche preliminari condotte a Venezia, volte all’individuazione delle specie marine in questione in collaborazione con musei, ricercatori, pescatori e commercianti di pesce locali. Nella seconda metà di giugno, per un paio di settimane, il progetto si è spostato a Istanbul col supporto dell’artist run space PASAJ che ci ha accompagnato nello sviluppo della ricerca e in particolar modo nel tessere rapporti con enti, iniziative e personalità locali fondamentali per arricchire il progetto presentato a luglio nell’art center Barin Han.
Durante il periodo a PASAJ abbiamo realizzato delle sculture mobili e volanti ritraenti un ghiozzo (gò in veneziano), un tonno e delle noci di mare – specie invasiva, uno ctenoforo che si sviluppa in acque calde danneggiando la fauna marina locale. Due pesci iconici, il Gò per Venezia e il Tonno per Istanbul, presenti in entrambe le acque e accomunati da passati gloriosi ed un presente alquanto critico e precario. Al contrario le noci di mare sono l’immagine di un presente contaminato, in contrasto con il fragile equilibrio dei mari, e che invade in maniera nociva ecosistemi fragili come la Laguna di Venezia e il Bosforo.
Passeggiare assieme ai due pesci verso la cima dell’isola di Büyükada ci ha permesso di osservare dall’alto quello che oggi è Istanbul, le sue acque e i suoi abitanti. Allo stesso tempo abbiamo instaurato un legame tra queste due specie e di conseguenza tra le due città. Un legame che intende proseguire e svilupparsi nei prossimi anni grazie alla collaborazione al progetto di Ilaria Genovesio e al supporto di PASAJ e Artport Making Waves.